E' bello sapere che...

Ognuno dovrebbe trovare il tempo per sedersi e guardare la caduta delle foglie!

Con questa bellissima frase di Elizabeth Lawrence introduco una riflessione sull’autunno che non é solo una stagione ma rappresenta uno stato d’animo!

La natura è perfetta nei suoi cicli, e le piante si preparano alle difficoltà dell’inverno. Come? In un modo molto semplice: lasciando cadere le foglie. Con la neve, la grandine e la pioggia ricorrente, si appesantiscono e, se fossero tutte al loro posto, potrebbero causare seri danni alle piante e al loro fusto. Meglio cadere.

Nel liberarsi delle foglie prima del letargo invernale, le piante fanno un altro miracolo della natura. Creano un tappeto naturale che ha una variazione cromatica unica: giallo betulla, rosso acero, bronzi rovere. Questo gioco di colori è talmente intenso e sfumato allo stesso tempo che non puó lasciare indifferenti.

È una sensazione molto forte, che tocca le corde del cambiamento dell’uomo e della natura, della gradualità, del tempo che scorre, dei suoni morbidi delle foglie calpestate. Camminare su questi tappeti soffici, ci accompagna nel mistero della fragilità dell’uomo. Noi siamo proprio come le foglie: delicati, con colori che cambiano, destinati ad appassirci, ma anche molto vitali se ben curati.

Le foglie ci rammentano anche quanto dobbiamo stare attenti nel non calpestare con indifferenza, prima ancora che con cattiveria, gli altri. Coloro che per condizione o per scelta, sono comunque più fragili di noi. E sono sempre le foglie, ancora loro, a darci, con le tinte malinconiche quanto luminose dell’autunno, l’intensità di un rapporto con il silenzio, un bene prezioso che abbiamo smarrito .

E quindi camminate, passeggiate, tuffatevi nelle foglie: avrete una sensazione meravigliosa di leggerezza, laddove la vita quotidiana può essere pesante.  Vi sentirete meno oppressi dagli affanni, dallo stress, da un rincorsa spesso vuota ed a vuoto del tempo. Incrociate con il vostro passo le foglie ovunque sia possibile: in un giardino, in una strada alberata, in un parco.

E noi in autunno continuiamo le nostre camminate in gruppo per vari motivi:

1. Il clima é ideale!

Cieli tersi e limpidi, aria frizzante, meno rischi di temporali, temperature ancora miti. E un sole basso che illumina con una luce radente, esaltando le linee delle montagne e le forme degli alberi. Non c’è dubbio: dal punto di vista del clima, ottobre è un mese ideale per l’escursionismo.

2. Meno gente sui sentieri e quindi il silenzio regna nei boschi!

Persino i  rumori  dei nostri passi sono attutiti dal muschio e dalle foglie cadute.

3. L’autunno può regalare golosi bottini!

È il periodo dei funghi e delle castagne, raccogliere i quali può rivelarsi un’attività divertente, che unisce il piacere di passeggiare nella natura col gusto della ricerca e la soddisfazione della scoperta.

4. É un modo per reagire alla pigrizia autunnale!

Stanchezza,  spossatezza e malumore, si sa, sono compagni inseparabili dell’autunno. Per combatterli, la cosa migliore è proprio camminare: una passeggiata  all’aria aperta, infatti, permette di unire i benefici del movimento fisico a quelli dell’esposizione alla luce solare. Due  modi per ricaricarsi di energia e per stimolare la sintesi di endorfine, fondamentali per il buonumore.

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